Gaetano Salvemini
  • Molfetta (BA), 08/09/1873
  • Sorrento (NA), 06/09/1957

Biografia

Militante antifascista, fui tra i fondatori del movimento "Giustizia e Libertà" (GL). Ho svolto la mia attività di professore universitario in Italia, Inghilterra e Stati Uniti.

Segni particolari

Sono stato tra i firmatari del "Manifesto degli intellettuali antifascisti" di Benedetto Croce. A 28 anni ero già professore di Storia moderna a Messina.

Scritti da Gaetano Salvemini

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I principi di Diritto e di Giustizia esistono nella coscienza morale, e vi agiscono e reagiscono come forze effettive; ed è un grave errore ignorarli e deriderli.

Io appartengo a quella religione stoica che non ha nessun dogma e nessuna speranza di vita futura, ma ha in comune col Cristianesimo il rispetto della libertà, il bisogno della giustizia, l’istinto della carità umana.

Sopprimiamo la discussione, e non ci resterà che la scomunica (in mancanza del rogo), o il manganello, o il colpo alla nuca.

La libertà significa il diritto di essere eretici, non conformisti di fronte alla cultura ufficiale e che la cultura, in quanto cretività sconvolge la tradizione ufficiale.

Il clericale domanda la libertà per sé in nome del principio liberale, salvo a sopprimerla negli altri, non appena gli sia possibile, in nome del principio clericale.

Se dall'unità il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone.

Le parole non definite posseggono un fascino che manca alle parole il cui significato è chiaro.

Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità.(…)