Giuseppe Tomasi di Lampedusa
  • Palermo, 23/12/1896
  • Roma, 23/07/1957

Biografia

Scrittore siciliano. Il mio nome è legato inscindibilmente alla grande opera Il Gattopardo.

Segni particolari

Sono sempre stato una persona molto taciturna. Ho scritto un solo romanzo nella mia vita; ma è rimasto nella storia della letteratura italiana.

Scritti da Giuseppe Tomasi di Lampedusa

10 su 10

L'amore: fuoco e fiamme per un anno, cenere per trenta.

Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.

Io sono una persona che sta molto sola; delle mie sedici ore di veglia quotidiane dieci almeno sono passate in solitudine. E non potendo, dopo tutto, leggere sempre, mi diverto a costruire teorie le quali, del resto, non reggono al minimo esame(…)

Ero un ragazzo cui piaceva la solitudine, cui piaceva di più stare con le cose che con le persone.

Finché c'è morte c'è speranza.

La facoltà di ingannare se stesso, questo requisito essenziale per chi voglia guidare gli altri.

E' meglio un male sperimentato che un bene ignoto.

I siciliani non vorranno mai migliorare, per la semplice ragione che credono di essere perfetti: la loro vanità è più forte della loro miseria.

Per comandare gli altri è necessario saper ingannare se stessi.

Un uomo di quarantacinque anni può credersi ancora giovane fino al momento in cui si accorge di avere dei figli in età di amare.