Intro: Quella che sembra una lettera di addio di un’eremita, in realtà è la sua eredità a chi forse non capisce fino in fondo la decisione di staccarsi dalla folla. Una vita fatta di solitudine “umana”, ma ricca di una compagnia diversa, quella della natura. Un diario, delle memorie inestimabili.
Come comincia: Vivo quassù tra le montagne, rifugiandomi nel mio nido silenzioso, in un lungo e solitario esilio. Ho abbandonato il mondo con il suo grigiore per osservare felice i colori dell'arcobaleno ed ogni volta scoppio a piangere di gioia mentre la mia anima si purifica nella luce del sole.
Non ho ...
[...continua]