Inserisci la tua e-mail per ricevere gli aggiornamenti
Visita la scheda completa e tutti gli altri testi di Carmelo Ferlito
L’uomo in rivolta segna il risveglio della coscienza, l’uomo in missione il compimento di essa.
La mente passa il suo tempo a contemplare il ricordo di uno sguardo…
Noi siamo quelli che hanno scelto un’altra via. La vita “normale”, ancorché talvolta bramata, ci risulta insopportabile. Inquieti per vocazione. Inafferrabili per natura. Soli per necessità. Rivoluzionari inevitabilmente. Spiriti che vagano tra le coscienze altrui alla ricerca di candele spente da alimentare di fiamme inestinguibili. Noi abbiamo il senso della storia.
L’unico vero compagno affidabile di un dirigente d’impresa si chiama REVOLVER!!!
Avanguardisti per necessità, siamo naturalmente passionali.
Non siamo noi a scegliere quale prima linea. Ma c’è sempre una prima linea in cui assolutamente essere. Stare o arretrare: questo lo spazio della libertà.
Un desiderio rock m’assale. Una voluttà ruvida, che si fa cielo e si fa mare, terra e aria. Un volo m’attende, e penso a Majorana…
Guardo quelli della mia età e li vedo morti. Pensano al costo di un’appartenenza e a chi non pestare i piedi. Odio e me ne frego!
Un pensiero assiduo costante unico. Un turbamento totalitario. L’essere pieno del suo solo pensiero. Un solenne abbandono al sonno impossibile.
Che pena amare con la logica. Manca l’abbraccio.
L’unico modo per giungere inaspettatamente ad una situazione è smentirne di continuo la possibilità.
Nessuna certezza nella zolla degli eroi. Solo la sete inestinguibile di eternità.
Futurismo è anticipazione. È quello che dovrà essere, ma che in me è già. È l’ignoto che appare…
Uno dei segni della decadenza del mondo verso lo stato di femmina è che gli uomini seguono le mode...
La tolleranza, la partecipazione ed il rispetto possono governare un consesso di persone ragionevoli. Per questo con le donne non si può che essere dispotici!
La grandezza è un matrimonio ben riuscito tra tecnica e stile. Oh, sì, quanto conta lo stile, se è unico, cioè stile davvero!
La mia droga di chiama Azione, la salvezza Volontà.
La Geisha è emblema di tutte le donne e tutte le supera. Custodisce, accoglie, obbedisce e, al limite, ama. Appartiene devotamente, ma lo fa per denaro. Come tutte. Ma lo fa alla luce del sole, coscientemente e pubblicamente. Questa trasparenza la innalza sopra tutte le altre. Un bisogno subitaneo di redenzione mi assale. Pietà chiedo per me. Pietà vorrei esternare. Ma non è possibile. Non riesco a provare pietà.
Sento la necessità inesorabile di farmi ala definitiva, piuma del destino, schiavo icario dell’eternità!
L’azione è sempre la realizzazione ebbra di un tentativo di redenzione. Per questo la pura azione è preghiera e il puro agente è il mistico.
Non senti come inesorabile la necessità di fondere il tuo inevitabilmente anarchico io alla divina sottomissione del flusso del tutto verso il suo Creatore?
Fuori dalla battaglia l’unico luogo adatto al soldato è l’esilio.
È incontestabile la natura gerarchica dell’uomo. Guardando al suo corpo si avverte proprio un ordinamento gerarchico, che quindi deve essere quello più adatto anche alla struttura dei rapporti sociali. Ma, guardando il corpo, si osservano due centri vitali: cuore e cervello. Ecco perché necessitiamo di due soli, Papato e Impero.
Lo spirito pare affievolirsi. Ma ecco giungere il richiamo del destino, che è acqua, inarrestabile e necessario.
- Ecco l’obiettivo di conquista del nostro spirito intrepido: il cuore dell’uomo anelante e impietrito. Ecco la nostra spada: la testimonianza viva del Cristo!