Cesare Beccaria
  • Milano, 15/03/1738
  • Milano, 28/11/1794

Biografia

Letterato e giurista. Una delle figure di spicco dell'Illuminismo italiano. Molti uomini devono ringraziare me e il mio capolavoro "Dei delitti e delle pene", per essere morti per cause naturali e non per una pena inflitta.

Segni particolari

Nonno di Alessandro Manzoni.

Scritti da Cesare Beccaria

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Gli uomini quando non sono sicuri vanno al di là del loro scopo.

L'oscurità delle cause fisiche, moltiplica agli occhi del popolo le azioni delle cause morali.

Ditemi cosa fa bisogno per essere meno infelici, se pure questo nome di felicità esiste.

L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.

La tortura è il mezzo sicuro di assolvere i robusti scellerati e di condannare i deboli innocenti.

Nessun giuramento ha mai fatto dire la verità ad alcun reo.

Perché ogni pena non sia una violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, dev'essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata a' delitti, dettata dalle leggi.

Chi è mai colui che abbia voluto lasciare ad altri uomini l'arbitrio di ucciderlo?

Non vi è libertà ogni qualvolta le leggi permettono che, in alcuni eventi, l'uomo cessi di essere persona e diventi cosa.

Lo stile consiste nelle idee e sentimenti accessori che si aggiungono ai principali in ogni discorso.