"Nel breve relax quotidiano( quando non ordisco pensieri come te )ti leggo, faccio un respiro e disseto la mia arsura."
(Aurora Rinaudo)
Nacqui nella polvere e nella povertá
sballottato tra il maestrale e lo scirocco
tra i soffi freddi della fame
e i venti caldi della dignitá
all'ombra di un indaffarato orgoglio
a inveire contro la tirannia esotica
dell'invidia e del suo tanfo dolciastro
che infettava la mente agli uomini incapaci
di trovare l'equilibrio che accontentava tutti
Nacqui dentro la puzza di marcio
arruginita in quell'orgoglio putrefatto
che copriva l'innocenza dell'infanzia
e svuotava i cuori e le anime
Piaghe a trascendere quella comprensione
che nessun pianto è riuscito mai a guarire
É per questo che scrivo
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
destrierodoc @ Tutti i diritti riservati