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Questo non è un romanzo da mettere da parte con leggerezza. Bisogna scagliarlo via con grande forza.
Katharine Hepburn è capace di recitare tutta la gamma delle emozioni dalla A alla B.
Le donne e gli elefanti non dimenticano mai.
Il miglior amico di una ragazza è il suo borbottìo.
Le traduzioni belle sono come le mogli carine: raramente sono fedeli.
Los Angeles: settantadue sobborghi in cerca di una città.
Quella donna parla diciotto lingue ma in nessuna sa dire "No".
Quattro sono le cose che a conoscerle mi hanno resa più saggia: l'ozio, il dolore, un amico, e un nemico.
La frase più bella di tutte le lingue è: "Si allega assegno..."
Io sono quel dannato tipo di persona che scrive a fatica sette parole e ne cancella cinque.
Il dolore è la tranquillità ricordata con sentimento.
Il dispiacere è la tranquillità ricordata nell'emozione.
La moneta di Hollywood non è denaro. È neve congelata che si scioglie nelle tue mani, ecco tutto.
Non è la tragedia che ci uccide, ma sono i disordini.
Non si possono insegnare nuovi trucchi a un vecchio dogma.
Tutti gli scrittori scrivono della loro infanzia! Se io scrivessi della mia non ti vorresti sedere nella stessa stanza con me.