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L'altro va accettato così come è. Per alcuni serve un'accetta più tagliente. (non pubblicato, 30/04/2015)
S'ode a destra il crepitio di un rogo disumano. A sinistra una impiccagione risponde. Non chiamatela vendetta. Chiamatela col suo nome. Chiamatela bestialità (facebook, 05/02/2015)
"Il mio corpo è diventato una macchina esterna a me, capace di produrre piacere agli altri" (Alina, autobiografia di una schiava, 2014)
Il normale assoluto non esiste e forse la parola più adeguata da utilizzare è normatività, ovvero una normalità che muta a seconda del contesto. Di conseguenza, capiremo che non esistono i devianti, ma i viandanti, alla ricerca continua del loro benessere. (Lacrime di pioggia, 2013)
Io penso che bisognerebbe fare almeno un errore al giorno, per essere coscienti di vivere realmente, perché chi non sbaglia non sta vivendo: campa, in modo ripetitivo, in modo automatico, stereotipato, quasi fosse una macchina, un automa. (Tratto da "Crisalide", 2012)
Questa è la mia storia, un racconto dove una farfalla, simbolo di libertà, diventa uno stemma di schiavitù, dove l’eroina non è la protagonista, ma uno strumento di sottomissione. (da Alina, autobiografia di una schiava, 2014)
Nell'aldilà non troverai nessun divino Software che ti giudicherà in base al numero di mi piace che avrai ricevuto nella tua vita virtuale. Quindi rilassati e vivi. (Facebook)
Siamo un popolo non semplice, pieno di tabù, di ipocrisie, di razzismo, sempre diviso su tutto… ma siamo capaci anche di grandi cose e di grande umanità (tratto da Alina, autobiografia di una schiava, 2012)
Io penso che bisognerebbe fare almeno un errore al giorno, per essere coscienti di vivere realmente, perché chi non sbaglia non sta vivendo: campa, in modo ripetitivo, in modo automatico, stereotipato, quasi fosse una macchina, un automa. (La filosofia dell'ottimismo, Crisalide, 2012)
Nessuno di noi è un deviante, al massimo è un viandante in cerca di sé stesso. (Tratto da "Alina, autobiografia di una schiava", 2014)
Anche solo per provare un’emozione o per scoprire un posto nuovo o persone che prima non si conoscevano. Per tutto questo vale la pena vivere. (Tratto da "Selvaggia, i chiaroscuri di personalità", 2012)
Noi uomini siamo più scontati del tre per due al supermercato (tratto da "Selvaggia, i chiaroscuri di personalità", 2014)
Viaggiare è rompere la monotonia. È abbandonare il quotidiano e porsi di fronte a nuovi problemi, nuovi orari, nuovi luoghi, nuove lingue, nuovi profumi e immagini. E rivestirsi così di un nuovo sé, con cui tornare al quotidiano. (Tratto da "Alina, autobiografia di una schiava", 2014)
Occorre vivere nel presente, con un piede nel passato, con lo sguardo rivolto dritto verso il futuro, perché in ogni momento della vita tanta strada si sarà fatta e tanta se ne dovrà ancora fare. (Tratto da "Alina, autobiografia di una schiava". 2014)