Giuseppe Bresciani
  • Como (Italia)
  • 07/10/1955

Biografia

Con lo pseudonimo Astor ha pubblicato i romanzi "Ecce me domine" (2008) e "Il Vangelo Cosmico" (2010). Col mio vero nome ho firmato "L’inferno chiamato Afghanistan" (2012) e "Ill cantico del pesce persico" (2013).

Segni particolari

Sono un libero pensatore, un figlio delle stelle, un viaggiatore del tempo, un avventuriero dello spirito, un cavaliere che ha trovato il Graal e lo custodisce fra le pieghe del suo cuore. Il mio vero nome è ASTOR, per quanto all'anagrafe insistano a dire che sono Giuseppe Bresciani.

Scritti da Giuseppe Bresciani

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Non si dubita quando si è giovani e pieni d’impeto, quando l’ottusa sicurezza del tempo acerbo ci fa disprezzare l’incertezza. Eppure, nulla v’è di più utile che dubitare, giacché è per il tramite dell’essere in forse che ci si rinnova e si cresce.(…)

Ogni nostra attenzione per l’altro, ogni nostro atto d’amore non va perduto, ma vive in eterno nello spazio e nel tempo. Come un’orbita, fa ritorno al punto di partenza e rende felice chi più ha donato. (da "Ecce me Domine")

La morte altro non è che un vestiarium dove ad un tratto del cammino ci rechiamo per liberarci della tunica consunta prima di indossarne una nuova e lucente. (da "Ecce me Domine")

Sarebbe cosa buona riservare la prima metà della propria vita a imparare a vivere, mentre la seconda parte dovrebbe essere spesa per imparare a morire, giacché in ciò consiste l’autentica saggezza. (da "Ecce me Domine")

Ci sono tre forze: la vita, il bene e la potenza. Per essere uomini bisogna conquistare tre cose: la scienza, l’amore e la forza morale. Il saggio ha tre timori: offendere Dio, agire verso un uomo senza carità e diventare esageratamente ricco. Tre(…)

Io ti ringrazio, o divino artefice delle sorti umane, per avermi dato la pena e la gioia di starle accanto. Di avermi concesso di assaporare ogni giorno la dolcezza del miele e la freschezza della rugiada, pur senza mai violare le celle del favo o(…)

Se neghi all’uomo la speranza che possa riscattare gli errori che ha commesso in questa vita facendo ritorno nuovamente nella carne per riaffrontare le prove che non ha superato e misurarsi con prove nuove, gli togli la possibilità di riscattarsi e(…)

L’anima è una scintilla divina che anela il ritorno nella fucina dove fu creata per ricongiungersi al fuoco primigenio. (da "Ecce me Domine")

Sapremo d’essere giunti alla fine del viaggio quando la meta non sarà per noi più importante di quanto non lo sia la via che abbiamo percorso e ciò che abbiamo imparato percorrendola. (da "Ecce me Domine")

Non agognare la conoscenza dell’arcano. Non spetta all’uomo conciliare gli opposti né imprigionare l’infinito in una mano o mutare il corso degli eventi. (da "Ecce me Domine")