Jean de La Bruyère
  • Parigi (Francia), 16/08/1645
  • Versailles (Francia), 10/05/1696

Biografia

Ho vissuto da osservatore in mezzo alla nobiltà raccogliendo la materia per i miei Caratteri.

Segni particolari

Sono, insieme a La Rochefoucauld, uno dei migliori aforisti francesi.

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Scritti da Jean de La Bruyère

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L’armonia più dolce è il suono della voce di colei che amiamo.

In amicizia non si può andare lontano se non si è disposti a perdonarsi reciprocamente i piccoli difetti.

Quelli che impiegano male il loro tempo sono i primi a lamentarsi che passi troppo in fretta.

La gloria e il merito di alcuni è di scrivere bene; di altri di non scrivere affatto.

Al mondo non ci sono che due modi per far carriera: o grazie alla propria ingegnosità o grazie all'imbecillità altrui.

Una donna dimentica perfino i favori concessi ad un uomo, quando non lo ama più.

Se la povertà è madre del crimine, la stupidità ne è il padre.

La maggior parte degli uomini spende la prima metà della propria vita a rendere infelice l'altra metà.

Ci vuole una grande fortuna per fare fortuna.

Lo schiavo ha un solo padrone; l'ambizioso ne ha tanti quante sono le persone utili alla sua fortuna.