Keith Haring
  • Reading, 04/05/1958
  • New York, 16/02/1990

Biografia

Sono stato un artista statunitense, i cui lavori rappresentano la cultura di strada della New York degli anni '80. Non ho mai smesso di credere che l'arte fosse capace di trasformare il mondo, poiché attribuivo un'influenza positiva sugli uomini.

Segni particolari

In un'intervista a "Rolling Stone" dichiarai di essere affetto dal virus dell'HIV. Di lì a poco fondai la "Keith Haring Foundation" a favore dei bambini malati di AIDS.

Scritti da Keith Haring

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Tutte le volte che creo qualcosa, penso alle persone che stanno per vederlo e tutte le volte che vedo qualcosa, penso alla persona che l'ha fatto.

Ognuno è un individuo ed è importante in quanto non può essere sostituito.

La più grande ragione del dipingere è che non c'è ragione di dipingere.

Voglio restare sempre un dodicenne, dentro.

I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato.

Un muro è fatto per essere disegnato, un sabato sera per far baldoria e la vita è fatta per essere celebrata.

Dipingerò quanto potrò, per quante persone potrò, per quanto a lungo potrò.

Mi piacerebbe non aver visto, né letto, né ascoltato mai niente... e poi creare qualcosa.

Niente è importante... quindi tutto è importante.

L'atto della creazione è una sorta di rituale. Le origini dell'arte e dell'umanità giacciono nascoste in questa misteriosa creazione. La creatività umana riconferma e mistifica la potenza della "vita".