Maximilien Robespierre
  • Parigi, 06/05/1758
  • Parigi, 28/07/1794

Biografia

Sono stato un uomo politico francese. Probabilmente il più noto - e pure il più controverso - tra i protagonisti della Rivoluzione Francese e del Terrore.

Segni particolari

Democratico, progressista, repubblicano rivoluzionario e seguace delle correnti filosofiche di Jean-Jacques Rousseau, non appena eletto deputato negli Stati Generali nel 1789, come rappresentante del Terzo Stato fui subito tra i primi firmatari del giuramento della Palla Corda.

Scritti da Maximilien Robespierre

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La virtù produce la felicità come il sole produce la luce.

Il diritto di punire il tiranno e il diritto di detronizzarlo sono proprio la stessa cosa: l'uno comporta le stesse formalità dell'altro.

L'immoralità è il fondamento del dispotismo così come la virtù è l'essenza della repubblica.

Nel sistema instaurato con la rivoluzione francese tutto ciò che è immorale è impolitico, tutto ciò che è atto a corrompere è controrivoluzionario. Le debolezze, i vizi, i pregiudizi sono la strada della monarchia.

Il vero sacerdote dell'Essere supremo è la natura; il suo tempio, l'universo; il suo culto, la virtù; la sua festa, la gioia di molta gente, riunita sotto i suoi occhi per stringere i dolci vincoli della fratellanza universale e offrirgli l'omaggio(…)

La teoria del governo rivoluzionario è nuova come la rivoluzione che le ha dato vita.

La libertà consiste nell'obbedire alle leggi che ci si è date e la servitù nell'essere costretti a sottomettersi ad una volontà estranea.

Popolo, ricordati che se nella Repubblica la giustizia non regna con impero assoluto, la libertà non è che un vano nome!

Sono fatto per combattere il delitto, non per governarlo.

Voglio essere povero per non essere infelice.