Publio Terenzio
  • Cartagine, 190 ca. a.C.
  • 159 a.C.

Biografia

Nel mio teatro ho dato rilievo alla comprensione, al rispetto umano e alla disponibilità verso gli altri. Ho sempre preferito una lingua fresca e semplice che bene si adattava ai dialoghi della rappresentazione.

Segni particolari

Ero solo uno schiavo condotto a Roma dai romani, il senatore Publio Terenzio Lucano mi educò da uomo libero e mi affrancò.

Scritti da Publio Terenzio

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Niente è più facile che parlare.

A parer mio, uno dei principi regolatori dell'esistenza consiste nel non dedicarsi a nulla in modo esclusivo.

I litigi degli amanti rinnovano l'amore.

L'amore, come tutte le cose che non conoscono né logica né misura, non può essere affrontato con la ragione o il buon senso.

È da saggi provare tutte le vie prima di arrivare alle armi.

Io sono un uomo: non considero nulla che sia umano estraneo a me.

Si crede facilmente a ciò in cui si spera veramente.

Buttare via un po' di soldi al momento opportuno produce talvolta grandi guadagni.

Non c'è niente di così facile che non diventi difficile quando si fa controvoglia.