Rainer Maria Rilke
  • Praga (Repubblica Ceca), 4 dicembre 1875
  • Montreux (Svizzera), 29 dicembre 1926

Biografia

Un uomo senza casa, tra simbolismo e decadentismo. Grande interprete lirico della spiritualità moderna.

Segni particolari

Durante un viaggio in Russia conobbi Tolstoj: da quell'incontro nacque un'amicizia e la mia grande ammirazione per la letteratura russa.

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Scritti da Rainer Maria Rilke

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Essere amati è passare. Amare è durare.

Appena un artista ha trovato il vivo centro della sua attività, nulla per lui è così importante come mantenervisi: il suo posto non è mai, neanche per un attimo, accanto allo spettatore e al critico.

E noi, che pensiamo la felicità come un’ascesa, ne avremmo l’emozione quasi sconcertante, di quando cosa ch’è felice, cade.

L'amore consiste in questo, che due solitudini si proteggono a vicenda, si toccano, si salutano.

È questo in fondo l'unico coraggio che si richieda a noi: essere coraggiosi verso quanto di più strano, prodigioso e inesplicabile ci possa accadere.

Le opere d'arte sono sempre il frutto dell'essere stati in pericolo, dell'essersi spinti, in un'esperienza, fino al limite estremo oltre il quale nessuno può andare.

Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima che accada.

Che cosa è mai la gloria se non la somma dei malintesi raccolti intorno a un grande nome?

Un buon matrimonio è quello in cui ciascuno dei due nomina l'altro custode della sua solitudine.

Il bello è solo l'inizio del tremendo.