Continua a piovere, siamo sicuri,
lo dice anche il telegiornale:
piove sulla capitale, su Via Nazionale,
piove sul Quirinale se non firma,
piove su Parma e sulla Bologna del Professore,
sulle sette ville del Cavaliere,
sulla Milano del ferrotramviere
e sul passeggero a piedi.
Piove sulle autostrade bloccate
dai Cobas del latte, piove sulle ricette
che la Usl non passa, piove sulla carcassa
del Bel Paese dove il sì più non suona,
ma l’inglese. Piove sulle case condonate
e su quelle da condonare, sulla tomba
del militare ucciso e già dimenticato,
sul disoccupato del sud e sul cassintegrato
del nord. Piove sul magistrato
e sull’indagato, sul carcerato e
sull’arrestato domiciliare.
Piove sul pensionato con la minima
e sul supermercato che gliela prosciuga.
Piove sul Tricolore e sulle bandiere
già stinte della pace.
Piove sulla brace che ci ha consumato
e si spegne l’illusione di poter cambiare.