Antonio Blunda
  • palermo (Italia)
  • 26/02/1972

Biografia

Risiedo a Palermo. Ho iniziato a scrivere poesie più o meno a otto anni, ma la grande passione per la letteratura è esplosa durante il liceo classico. Dai trent'anni ho iniziato a scrivere anche racconti e aforismi. Mi sono laureato in Giurisprudenza ed esercito la professione di avvocato, specializzato in materie civilistiche. Dal 2019 faccio parte dell' Ordine Monastico Militare dei Templari Federiciani. Sono felicemente sposato, e papà di due bambini, Elena (5 anni e Ruggero (un anno).

Scritti da Antonio Blunda

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Felicità? Non guardare quel che hanno gli altri, concentrarsi sulle benedizioni che accadono nella propria vita, e ringraziare Dio soprattutto quando non si ha nulla da chiedergli.

Chi si nutre d'invidia, odia sé stesso.

Il successo di un essere umano non consiste affatto in soldi e potere, poiché i primi servono per acquistare le cose, e il secondo per prevaricare sugli altri. Il successo di un uomo è il pieno raggiungimento del proprio equilibrio, che, se(…)

Quando muore un poeta, dovrebbe essere un lutto per il mondo intero: i poeti sono le sentinelle perpetue dei sentimenti umani.

I poeti non hanno segreti, comprendono il mondo, conoscono le verità della follia.

il Nulla non ha niente per sè. Qualsiasi cosa si immagini, in qualche modo esiste da qualche parte.

Quale rimpianto, se le donne mancassero al mondo. Ecco un desiderio, senza più il sogno. Ecco una musica, priva di note. Ecco una poesia mai scritta,  

Vorrei chiudere gli occhi e svegliarmi tra le cose che sogno ad occhi aperti.

Grazie a Dio, la maggior parte dei sogni non possono avverarsi: c'è sempre qualcuno che tra i suoi desideri, ha anche quello della nostra infelicità. 

La peggior solitudine è tener lontano da noi quel che si è.