Michel Eyquem de Montaigne
  • Bordeaux (Francia), 28/02/1533
  • Saint-Michel-de-Montaigne (Francia), 13/09/1592

Biografia

Oppositore di ogni forma di dogmatismo e di intolleranza, la mia opera rappresenta il pensiero laico, che riflette un periodo storico particolare: quello dell'Europa dopo la scoperta di nuove terre e culture al di là dell'Atlantico e la caduta della certezza del geocentrismo e delle teorie aristoteliche.

Segni particolari

Ho abbandonato la carriera giudiziaria per studiare i classici, Seneca e Plutarco in particolare.

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Scritti da Michel Eyquem de Montaigne

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Il molto sapere porta l'occasione di più dubitare.

Fidarsi della bontà altrui è una prova non piccola della propria bontà.

Di tutti i piaceri che conosciamo, già il semplice tentativo di conseguirli è piacevole. L'impresa risente della qualità della cosa a cui mira.

Anche sul trono più alto del mondo, si sta seduti sul proprio culo.

Ogni piacere dei mortali è mortale.

Se insisti a chiedermi il motivo per il quale lo amavo, non posso dirti altro che era perché lui era lui e io sono io.

Parlando di sé si perde sempre qualcosa.

I medici sono fortunati: i loro successi brillano al sole e... la terra copre gli errori.

L'uomo è certamente pazzo. Non è in grado di realizzare neanche una briciola, anche se ha fatto dei a dozzine.

La nuora di Pitagora disse che una donna che va a letto con un uomo dovrebbe riporre la propria modestia assieme alla gonna, ed indossarla di nuovo con la sottoveste.