Pippo Compagno
  • Palermo
  • 22/03/1936

Scritti da Pippo Compagno

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In principio era il Verbo; quindi mancavano l' articolo, il sostantivo, l' aggettivo, il pronome... insomma la grammatica è una materia in cui neanche il Padreterno è troppo ferrato. 

Tutti, a conclusione di un ricco pasto, troviamo molto meno urgente il problema della fame nel mondo.

L'ignoranza rende i popoli sordi, ciechi e muti. E i dittatori li guidano come bestie da soma.

Gli uomini non conosceranno la felicità finchè presunte morali e presunte religioni la terranno nascosta sotto cumuli di pregiudizi e superstizioni.

"...non avete che da perdere le vostre catene..." (Marx - Engels). Ma le catene appartengono al padrone e chi le perde si precipiti a ricomprargliele!

Non sono molti i diciottenni che possono festeggiare l' ingresso in società per azioni.

Il Re è nudo. Che cosa non si fa per conquistare il paginone centrale di Playboy!

Era così stupido che non parlava mai per non darlo a vedere. E così sembrava solo un monumento alla stupidità.

Succede che un lampo di genio incenerisca un' idea geniale.

Se quella mela non fosse caduta in testa a Newton non avremmo la legge di gravità, a me non cadrebbero le braccia tutte le volte che mia moglie fa cadere i piatti, il governo con cadrebbe tutte le volte che si alza in piedi, i capelli non(…)