Sri Aurobindo
  • Calcutta (India), 15/08/1872
  • Pondicherry (India), 05/12/1950

Biografia

Dai miei discepoli ero considerato la reincarnazione dell'assoluto. Filosofo, mistico, poeta, scrittore e maestro di yoga.

Segni particolari

Profondo conoscitore del greco e del latino, ma anche delle lingue europee, tanto da leggere Dante, Goethe e Cervantes in lingua originale.

Scritti da Sri Aurobindo

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Un pensiero è una freccia scagliata sulla verità: può colpire un punto, ma non coprire la totalità del bersaglio. L'arciere è però troppo soddisfatto del proprio successo per chiedere di più.

L'egoismo uccide l'anima; distruggilo. Abbi cura però che il tuo altruismo non uccida l'anima altrui.

Finché una causa ha dalla sua parte anche una sola anima che abbia una fede intangibile, non può perire.

Non la pietà che punge il cuore e rammollisce l'essere interiore, ma una compassione e una carità divine, potenti e imperturbabili, ecco le virtù che dovremmo incoraggiare.

Il mondo intero aspira alla libertà, eppure ogni creatura è innamorata delle proprie catene. Questo è il primo paradosso e l'inestricabile nodo della nostra natura.

Un'umiltà vera, sincera, è la nostra salvaguardia; è il cammino più sicuro verso l'indispensabile dissoluzione dell'ego.

La vita è una scelta perpetua tra la verità e la falsità, la luce e l'oscurità, il progresso e la regressione, l'ascesa verso le altezze o una caduta nell'abisso. Ad ognuno è dato di scegliere liberamente.

Se il tuo scopo è grande e i tuoi mezzi piccoli, agisci comunque; perché solo con l'azione essi possono crescere in te.