A dispetto del progresso scientifico e tecnologico che nei popoli occidentali sta raggiungendo il livello di accanimento ossessivo; i singoli individui, dovendo specializzarsi per progredire, finiscono per imparare tutto di poco, e mai poco di tutto. E più diventano geni “locali”, più restano asini globali.
Che sia stato il locomotore della cultura a spingere l'umanità sulla via del progresso democratico è ovvio. Ma spingendo spingendo siamo passati, dai quattro "cavalli" intellettuali all'origine, ai quattro milioni di Socrate e altrettanti di Pitagora solo in Italia. E il rischio che un tale spreco di in "potenza" possa deragliarci verso la barbarie o l'autodistruzione non è affatto remoto.