A volte il fato ti trasporta in anfratti talmente reconditi che nemmeno la tua anima può esserne a conoscenza.
Lì, si che puoi volutamente perderti e disperderti.
Il dolore è annientante ma allo stesso tempo è rigenerante. Grazie ad esso si è aggiunto un nuovo scalino alla mia scala immaginaria, un gradino in più equivale ad un'altra piccola elevazione personale e di conseguenza ad un'ascesa.