Alla fine, è nel non essere perfetti che fioriamo davvero. Chi ci ama lo fa con occhi che non chiedono prove, ma riconoscono casa anche nelle crepe. E chi passa oltre, cercando l’immagine e non l’anima, non saprà mai che la vera bellezza è l’accettazione silenziosa di ciò che tremando resta. Le nostre imperfezioni sono ferite gentili: insegnano a sentire, a vedere, ad amare senza misura.”
Il dolore non svanisce, cambia forma. All’inizio è urlo, poi diventa sussurro, poi presenza silenziosa che abita i giorni. Si impara a camminare con il buio silenzioso accanto, a sorridere con una crepa nel cuore, a vivere nonostante tutto. Perché chi abbiamo amato non svanisce: diventa tempo, vento, luce che veglia e quel vuoto che sentiamo è solo lo spazio dove continuano a esistere."