Caino e Abele.
"Nessuno tocchi Caino", ma nessuno prenda per il culo Abele. Che già il fatto di essere Abele -a parte la morte violenta - gli comporta non poche difficoltà.
Infiniti sono i modi di cantare la grandezza della natura e dell'uomo, e le note fluiscono e si combinano mai uguali. Nel canto della miseria e del fango, invece, si ha sempre quel suono: il fiaccante, monotono vibrare d'una sola corda.