Ci sono arbitri che preferiscono non sapere niente della partita. È un errore colossale. Io entravo in campo cercando di avere il massimo delle informazioni possibili sui protagonisti.
Sono molto solidale con chi ha lo stesso problema (l'alopecia), soprattutto con i bambini che hanno difficoltà ad accettarsi e nascondono la calvizie per evitare la crudeltà dei coetanei. Sono contento di mandar loro il messaggio che senza capelli si può aver successo ed essere felici.