Comincio a credere, anche a rischio di cadere nel paradosso [...] che l'artista deve amare la vita e odiare l'arte. Il contrario di ciò che ho pensato fino ad ora.
Per noi, la cultura non proviene né dall'energia che si degrada nel propagarsi, né dalla portata che si ricuce nel ripartirsi; la sua difesa, sarà opera di attività generosa che, porta impliciti in sé i due più grandi paradossi dell'etica: soltanto si perde ciò che si conserva, soltanto si guadagna ciò che si dà.