Credo alla teoria dei bisogni radicali di Marx da quando ho l'età della ragione. E chiunque abbia una posizione "di sinistra", a mio giudizio, non può non crederci.
Le poesie sono da eseguire, i testi teatrali lo sono per definizione. Ma anche il romanzo ritrova nell'oralità quel rapporto col lettore che è quello della solitudine col libro.