Eri l’ultima persona con cui parlavo la sera. Mi addormentavo col sorriso e, quando mi venivi a trovare, lavoravo sorridendo perché c’eri tu che mi rendevi piacevoli quelle infinite ore, chiusa là dentro.
Io ti cerco, ma tu non sei disposto a rispondermi, ma neanche ad accennare un mezzo saluto. Nemmeno un mezzo squillo, niente di niente. I mesi intanto passano veloci e di te nessun segno. Potrei iniziare a rassegnarmi sul fatto di averti perso ancora prima di averti avuto. Ma la flebile speranza che ritorni da me non è ancora disposta a morire del tutto.