Fare la morale ai poveri e ai disperati è un vezzo fin troppo diffuso fra chi non ha provato né immagina la tragedia della marginalità schiacciata da un sovrappiù di disprezzo.
Il Tempo scultore è l'artista incontentabile che, quando non distrugge le sue creature appena levigate, firma con annosi segni le altre opere che infine sotterra.