Gramsci diceva che "la maggior parte degli uomini sono filosofi in quanto operano praticamente e nel loro pratico operare è contenuta implicitamente una concezione del mondo, una filosofia". Ora sarebbe bello sapere come considera i suoi colleghi di oggi, il cui "pratico operare" è bere caffè, battere tasti al computer, guidare l'auto, lavarsi le mani prima e i denti dopo i pasti, fumare una sigaretta. Ma un martello per piantare un chiodo, mai.
Formare cervelli nella scuola è un lavoro da sette fatiche di Ercole, ma niente è altrettanto produttivo per la collettività. Perchè i popoli diventano ingovernabili: se hanno il cervello come le strade di Napoli, intasato di spazzatura culturale e in aggiunta lo stomaco vuoto. Quindi, i "disonesti" fornai della politica riescono a riempire gli stomaci, non prima che gli "onesti" spazzini della cultura abbiano ripulito e riempito i cervelli.