Gramsci diceva che "la maggior parte degli uomini sono filosofi in quanto operano praticamente e nel loro pratico operare è contenuta implicitamente una concezione del mondo, una filosofia". Ora sarebbe bello sapere come considera i suoi colleghi di oggi, il cui "pratico operare" è bere caffè, battere tasti al computer, guidare l'auto, lavarsi le mani prima e i denti dopo i pasti, fumare una sigaretta. Ma un martello per piantare un chiodo, mai.
Per i popoli le dittature sono un giorno senza notte. La ferocia dei tiranni tiene svegli gli individui e non li induce ad abbassare la guardia. Ma nell'interminabile notte senza giorno della democrazia, siamo tutti indotti ad appisolarci: dalla libertà, dal benessere, dai diritti sindacali garantiti e dall'impunita, dove mancasse l'immunità. Insomma, siamo sovrani, ma ci moviamo spediti da sonnambuli suicidi verso l'abbisso della tirannia.