I libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall’inesorabile avversario di ogni vita: la caducità e l’oblio.
I romanzi prendono in mano la situazione e lo scrittore è fondamentalmente una specie di cane da pastore che cerca solo di tenere le cose in carreggiata.