I politici sono come i veterinari; avvolgono in una fetta di benefici apparenti, la schifosa medicina dei sacrifici reali da fare ingoiare al popolo come fosse un cane malato che scappa alla vista della medicina, ma non resiste alla fetta di mortadella che l'avvolge.
Non è igienico porre un limite o ostacolare la produttività di ricchezza di un popolo, perchè il denaro serve a saziare la prevedibile e misurabile fame dei poveri, ma solo dopo aver tentato inutilmente di tappare, come fosse la falla di una nave, la smisurata, insaziabile voracità dei ricchi e dei banchieri, che si fingono impiccati alla bancarotta, per costringere la politica ad affamare i poveri e continuare ad ingrassare i ricchi.