I politici sono come i veterinari; avvolgono in una fetta di benefici apparenti, la schifosa medicina dei sacrifici reali da fare ingoiare al popolo come fosse un cane malato che scappa alla vista della medicina, ma non resiste alla fetta di mortadella che l'avvolge.
Una volta sbagliata la miscela culturale di un popolo, non c’è politica o giustizia in grado di rimediare agli errori de-formativi dei cervelli: o perché un popolo è troppo gonfio di presunzione, o perché è depresso come una ruota bucata, tanto da diventare poi dipendente, da fumo, alcool, droga e psicofarmaci nell’inutile tentativo di sottrarsi alla morsa invalidante dell’insicurezza.