Il corpo femminile ha in sé la genialità. Esso prende un seme, un seme di per sé inutile e destinato a morire in breve tempo, e lo utilizza per creare la vita.
C’è una ragione essenziale pur cui ho lasciato il canto lirico a favore della scrittura: preferisco essere io a creare i personaggi e a decidere come questi si devono muovere e in che contesto, piuttosto che interpretare dei personaggi e lasciare che qualcun altro decida per me.