Il dolore è annientante ma allo stesso tempo è rigenerante. Grazie ad esso si è aggiunto un nuovo scalino alla mia scala immaginaria, un gradino in più equivale ad un'altra piccola elevazione personale e di conseguenza ad un'ascesa.
Toccare il fondo, avvertire sulla pelle i brividi e la paura di annegare, per poi comprendere quanta necessità si ha di arrivare a quella vitale boccata d'aria.