Il poeta si trasforma non soltanto in un essere umano con un dono, ma in un uomo speciale che utilizza un dono a seconda della propria volontà, in sintonia con la musa. In questo senso sì, allora, egli può essere paragonato ad un veggente.
Ho scoperto la possessione, il potere infiammante dell’ispirazione, il caos incontrollabile della Poesia, e poi ho capito che si puo’ anche domare, come un lupo che ti scalda quando hai freddo, ma che rimmarrà sempre il primogenito della Natura primordiale e più selvaggia.