Il politico di professione deve curare talmente la sua immagine che alla fine confonde se stesso con lo specchio e se la prende con chi ritiene lo appanni.
Puntare a valorizzare le doti del prossimo dà una soddisfazione molto diversa dal sottolinearne i difetti. Il primo approccio favorisce la crescita, il secondo al massimo conserva l'esistente. Per estensione la massima vale anche nel rapporto tra un popolo e chi lo governa.