Il terreno da rendere produttivo in democrazia ce lo mette la cultura. I politici sono i mezzadri che coltivano il prodotto interno lordo che serve alla società e allo Stato. Ma se scuola e stampa non hanno fertilizzato il tutto, rendendo compatibile il terreno sociale a quello naturale, nemmeno la politica del Padreterno metterebbe a profitto il sistema. Insomma, è la qualità della cultura a fare la qualità dei cittadini e della politica.
Per millenni i popoli sono morti di povertà e sono vissuti di ricchezza; ma ora l’Occidente liberato dalla povertà grazie alla cultura, al progresso e alla democrazia sembra incapace di vivere; come se la ricchezza moderna ci liberasse si dall’immane tragedia della povertà, ma esponendoci al rischio di pazzia. E possibile che sia il denaro a corrompere gli uomini, o aiuta pure "l'eccelsa" qualità della cultura e della politica occidentale?