Il vero uomo necessita ontologicamente di ribellarsi al cordone ombelicale che lo lega alla propria appartenenza, al popolo. Ma, nell’instancabile cammino verso la Verità, apprende che vive grazie a quel caldo legame; quindi se ne innamora e muore per esso.
È incontestabile la natura gerarchica dell’uomo. Guardando al suo corpo si avverte proprio un ordinamento gerarchico, che quindi deve essere quello più adatto anche alla struttura dei rapporti sociali. Ma, guardando il corpo, si osservano due centri vitali: cuore e cervello. Ecco perché necessitiamo di due soli, Papato e Impero.