Imbrattando le carte della nostra esistenza di bellezza e malattia, di entusiasmo e rancore, dimentichiamo ogni istante per sgravarci del peso dei nostri pensieri. Vivere è dimenticare continuamente. Così facendo, evitiamo di portare fardelli troppo pesanti durante il nostro cammino e concentriamo la nostra attenzione sulla ricerca.
Il tempo corre più veloce dei treni, e correndo lascia dietro di sé pezzi di persone, di cose, di pensieri, di tutto ciò che costruisce quello che siamo e, al di là della memoria, ridare vita a tracce e fantasmi è un esercizio sterile e vano.