La colpa era mia, lo so, che non smettevo di perdermi in quel mare azzurro che proiettavano quegli occhi tuoi stupendi. Erano delle calamite per i miei occhi castani. Mi ero invaghita dal primo momento di quella tua arma di seduzione, anche se tu non eri nemmeno consapevole di quanto fossero belli per me.
Io ti cerco, ma tu non sei disposto a rispondermi, ma neanche ad accennare un mezzo saluto. Nemmeno un mezzo squillo, niente di niente. I mesi intanto passano veloci e di te nessun segno. Potrei iniziare a rassegnarmi sul fatto di averti perso ancora prima di averti avuto. Ma la flebile speranza che ritorni da me non è ancora disposta a morire del tutto.