La fretta è una malattia dei ceti più poveri che la contragono alla nascita mentre i ricchi la contraggono ma di solito ne guariscono. La nobiltà ne è immune per ereditarietà.
Il fine dello scrittore è senz’altro comunicare o con il resto del mondo o con la propria anima... ma spesso il ritorno economico o meglio la “fama” sono stimoli più efficaci.