"La grande bellezza" è un film meraviglioso, molto ispirato, e credo sia molto difficile fare un film felliniano senza risultare ridicolo. Ho visto le immagini di Roma nel finale, mentre scorrono i titoli, e ho capito di nuovo quanto mi manca l'Italia.
Serve un nuovo comando, non più alla violenza o al dominio, ma un comando subliminale che apra all’uomo una corrente di affermazione di sé e delle proprie emozioni attraverso atti di reciprocità, di relazione, di rispetto, di giustizia – e di amore per la bellezza.