La morte non è altro che lasciare un corpo per entrare in un altro, in
una nuova versione di vita, in un viaggio infinito attraverso il tempo.
Noi uomini, di natura divina, immortale, infinita non dobbiamo temere
la morte.
La nostra vita è un’accozzaglia
d’eventi, che si susseguono a caso l’uno dopo l’altro, oppure è l’opera
di un progetto divino che scopriamo giorno dopo giorno, in orizzonti
che si aprono dentro e fuori di noi, con stupore e meraviglia quasi
infantili?