La politica democratica è una pietanza semplice come l’uovo lesso. Chiunque governi, non può mai cambiare gli ingredienti, le classi sociali, a cui servono secoli di cultura per migliorarne la qualità. E che non sia la politica a fare la differenza, lo deduciamo dal fatto che passando di getto dal comunismo al liberismo avrebbe dovuto fallire Russia e Cina, invece sta fallendo Europa e America, politicamente liberiste ma culturalmente ignoranti.
Il terreno da rendere produttivo in democrazia ce lo mette la cultura. I politici sono i mezzadri che coltivano il prodotto interno lordo che serve alla società e allo Stato. Ma se scuola e stampa non hanno fertilizzato il tutto, rendendo compatibile il terreno sociale a quello naturale, nemmeno la politica del Padreterno metterebbe a profitto il sistema. Insomma, è la qualità della cultura a fare la qualità dei cittadini e della politica.