“La terra lacera e urla come il mare che si alza e devasta... e non fu tanto la natura a punire l’uomo quanto il suo stesso essere... Fukushima piangeva radioattività...” 11 marzo 2011 – Giappone
Devi respirare, devi resettare quel cervello stramaledetto, devi spegnere i nervi che circolano nell'aria: l'elettricità sia solo buio delle sinapsi... e guardare il mondo con occhi nuovi.
Devi -prometti- partorirti di nuovo.
Perchè l'arresa non è dei forti.