La vita è un sentiero che si percorre. C'è chi passeggia, chi corre e chi gioca. Tutti abbiamo imparato a restare in piedi, in equilibrio, perché chi non ci sa stare, se non vuole cadere, deve restare fermo.
Se non ci si sforza di distinguere con attenzione le cose a cui ci relazioniamo, il rischio è che la mente sostituisca l'una all'altra, riducendo fatalmente il più al meno e il meno al più. Non si tratta tanto di fare confusione ma, ancora peggio, di operare un'irrimediabile semplificazione delle possibilità di comprensione dell'esistente.