Modesto è colui che accetta il suo essere, i limiti incontrati sul suo cammino lo hanno forgiato al vivere. Non è negli eccessi la prova di una vita felice, ma nella moderazione essa troverà il suo specchio. L'uomo giunto non ha più fame di cose.
Non comprende le esigenze degli altri l'afflitto e il diseredato dal proprio vivere, egli finge di non capire che causa del proprio male è il suo rifuggir al viver. Oggi che di quel viver non ha piacere, cerca riparo dalla sua doppia sconfitta, cercando negli occhi del prossimo la causa del suo male. Si ostina l'uomo afflitto nella vigliacca quanto inutile speranza, di non riconoscer mai nella mano che gli ha inferto dolore la sua.