Infiniti sono i modi di cantare la grandezza della natura e dell'uomo, e le note fluiscono e si combinano mai uguali. Nel canto della miseria e del fango, invece, si ha sempre quel suono: il fiaccante, monotono vibrare d'una sola corda.di Ermanno Bartoli
I fiori nei muridi Ermanno Bartoli Avete mai fatto caso a quei fiori che crescono nelle crepe dei muri, a quei fiori che(…)…Leggi la poesia
Quando l'individualità era peccatodi Ermanno BartoliIncipit: ‐Papà, io... ‐Io? Come sarebbe a dire, "io"! Il bambino vorrebbe tanto poter andar fuori a(…)…Leggi il racconto