Non chiedere al giovane, al disperato, al ladro perché delinque; dagli prima un lavoro, che lo interessi e lo impegni, ed una casa, dove possa vivere serenamente. Poi, se ancora delinque, cura la sua mente, fuori dalle prigioni, in veri giardini sanitari, dove tutto il personale, oltre che con i farmaci, curi soprattutto col cuore.
Da " Accenti d'amore e di sdegno "
Pellegrini Editore Cosenza 2004
Se fai il prete, ricordati sempre di curare le anime con i farmaci che Dio prescrive e non ti curare d'altro. Quando ti dedichi ad altre cose, i tuoi pazienti sono già in agonia ovvero morti.
Tratto da "Accenti d'amore e di sdegno"
Pellegrini Ed. Cosenza 2004