Per detestare l'idea stessa della guerra, basterebbe vedere una volta ciò che io ho visto così spesso durante questi anni: uomini e ragazzi portati nelle ambulanze del fronte, in mezzo al sangue e al fango; molti di loro erano condannati a una morte rapida, altri a mesi di dolori e sofferenze.[
Quei corpicini smembrati, quelle vite potate ancora prima di fiorire saranno un incubo per tutto il resto della mia vita, e se ho ancora la forza di raccontare della loro fine è perché voglio rendere giustizia a chi non ha più voce, forse a chi non ha mai avuto orecchie per ascoltare. Restiamo umani.