Per natura siamo soliti guardare chi ci sopravvanza per ricchezza e/o potere: è un meccanismo di competizione/difesa. Tendiamo a sottovalutare-disprezzare chi è agli ultimi gradini della scala sociale, salvo temerlo se si rivolta. Un paese civile deve, con le sue scuole e le sue leggi, farcene consapevoli sì che possiamo correggerci e, piuttosto che pensare a scalzare chi ci sta davanti, dare una spinta in avanti a chi ci sta dietro.
Gli aiuti non sollecitati sono i più graditi perché chiedere, anche se facciamo finta di niente, è sempre un atto di volontà a scapito della nostra orgogliosa autosufficienza.